Indonesia, prima metà XX sec.
Questo particolare burattino fa parte di un set di marionette in legno e tessuto utilizzato negli spettacoli di Wayang Golek, il teatro dei burattini giavanese. Durante questo tipo di rappresentazioni i burattini vengono impugnati dal dalang, il burattinaio, da un sostegno a forma di cono allungato non visibile dal pubblico e nascosto sotto i saron in tessuto dei personaggi. I burattini di questo tipo hanno braccia e testa semimobili e tale caratteristica dona loro grande espressività; la gestualità che accompagna i dialoghi e le vicende dei personaggi rende lo spettacolo più facilmente comprensibile anche a chi ha difficoltà a comprendere la lingua.
Il personaggio nell’immagine è Semar, il più importante tra i Punakawan, i servitori di corte. Egli gode di un prestigio particolare per la sua origine divina ed è amato dal popolo giavanese per la sua comicità e saggezza. È caratterizzato da un grande ventre con ombelico sporgente e volto bianco su cui si distingue un sorriso sdentato. Semar è sempre presente negli spettacoli di Wayang Golek.
Questo oggetto è stato scelto e descritto da Susanna Sartori, studentessa del Corso di Laurea di Antropologia ed Etnologia dell’Università di Torino, che, durante il suo tirocinio in Museo, si è occupata del riordino e della catalogazione di oggetti provenienti dall’isola di Giava in Indonesia.