Fondo fotografico “Carlo Vittorio Musso”
Una giovane donna è ritratta tra i rami degli arbusti tipici della macchia somala: indossa l’abito tradizionale femminile chiamato garbassaar. La veste si compone di teli di cotone: quello superiore (futa) più corto e quello inferiore ampio abbastanza da coprire le gambe fin sotto le ginocchia. Centrale è la presenza di diverse collane e bracciali. Le prime, probabilmente di derivazione indiana, denominate audulli in somalo, erano composte da piccole sfere in metallo o in oro. I secondi, posizionati sull’avambraccio, erano invece fabbricati con avorio, oro o pelle. Entrambi hanno il compito di segnalare lo status economico e l’appartenenza sociale di chi li porta nella società tradizionale somala.
Questa immagine è stata scelta e descritta da Lorenzo Maida, che nell’ambito della sua tesi in Comunicazione Interculturale ha analizzato i tre album di fotografie del fondo “Carlo Vittorio Musso”.