Italia, inizio Novecento
La collezione di manufatti prodotti da ricoverati nei manicomi torinesi a inizio Novecento è costituita anche da posate e utensili vari realizzati impiegando le ossa animali di scarto provenienti dalla cucine.
Si tratta di semplici espressioni della creatività umana oppure vere e proprie opere d’arte? La questione non trova facilmente una risposta ed è per questo che non è semplice dare loro una definizione: infatti possono essere considerati come un esempio di art brut prima dell’art brut oppure fatti rientrare nella definzione di outsider art o arte irregolare. Se all’epoca erano raccolti dagli psichiatri come “oggetti di scienza” o come mirabilia, è indubbio che oggi abbiano assunto un diverso e importante significato storico, sociale e artistico.