Giappone, 1783
La xilografia, probabilmente una copia dell’opera di Torii Kiyonaga del 1783, raffigura due cortigiane (oiran) e la loro assistente (kamuro) mentre stanno conversando e osservando qualcosa che sta accadendo alla loro destra. La kamuro, infatti, richiama l’attenzione delle due donne indicando con la mano e con il cannocchiale a destra. Le due cortigiane presentano le caratteristiche distintive delle oiran: i piedi scalzi; il nodo dell’obi legato sul davanti (la cintura del kimono); i capelli raccolti con varie bacchette (kanzashi). Tutte indossano kimono sontuosi con disegni e motivi policromi. In basso a sinistra si trova una scatola aperta che potrebbe essere la custodia del cannocchiale. Sulla destra è riportata la firma dell’autore (清長画 “Kiyonaga ga”), mentre in alto a sinistra si leggono il titolo dell’opera e della serie (当世遊里美人合 “Concorso di bellezze contemporanee dei quartieri del piacere”; 南駅景 “Una scena della stazione meridionale”).
Le immagini di donne (bijinga) costituiscono uno dei principali generi delle stampe xilografiche giapponesi. Connesse al tema dell’ukiyo-e (“immagini del mondo fluttuante”), la sfera culturale e artistica dei piaceri effimeri, le donne ritratte nelle bijinga sono spesso oiran o yūjo (“cortigiane” o “donne di piacere di alto rango”), facilmente riconoscibili per gli abiti sontuosi e soprattutto per il nodo dell’obi legato sul davanti, elemento che le distingue dalle geishe. Questo soggetto, insieme ai cartelli pubblicitari del kabuki e alle immagini erotiche (shunga), rappresenta uno dei temi principali delle opere di Torii Kiyonaga, artista ukiyo-e del XVIII secolo.