Anonimo, inizio Novecento.
Il Museo conserva numerosi manufatti di piccole dimensioni realizzati dai ricoverati in manicomio con ossa animali, in quanto facilmente recuperabili dalle cucine dell’ospedale. Spesso si tratta di semplici manifestazioni creative, come coltelli, cucchiai e forchette, oppure lavori non di particolare pregio raffigurati parti di animali. In pochissimi casi si è di fronte a delle vere e proprie opere d’arte: ricordiamo, a titolo esemplificativo, il “Mondo Nuovo” di Francesco Toris (per approfondimenti cliccare qui).
L’oggetto proposto in questa immagine è una piccola scultura, raggigurante probabilmente un bue, realizzata da un autore rimasto anonimo. Per quanto non si possa considerare un’espressione artistica, testimonia la volontà da parte dei ricoverati di esprimersi e creare qualcosa con ciò che avevano a disposizione a prescindere dalla condizioni in cui vivevano.