Fondo fotografico “Carlo Sesti”
Nella fotografia si riconosce l’ingegnere modenese Carlo Sesti a lavoro, che esercitò la sua professione nell’attuale Repubblica Democratica del Congo tra il 1900 e il 1919 alle dipendenze della “Compagnie du chemin de fer du Congo” durante la costruzione della ferrovia fra Matadi e Leopoldville (l’attuale Kinshasa). Benché si possa pensare che siano un qualcosa di recente e limitato alla presenza di un’immigrazione africana nel nostro Paese, i contatti tra la società italiana e l’Africa riguardano, da ben oltre un secolo, diversi ambiti grazie ai quali si sono sviluppati e nutriti interessi, relazioni commerciali, imprese scientifiche e militari oppure attività di propaganda e spettacolo che riguardano il continente africano e i suoi abitanti.
Il fondo “Carlo Sesti” è parte di quel patrimonio culturale composto da raccolte fotografiche e reperti artistici ed etnografici diffusi in tutto il nostro Paese, numerosissimi in Piemonte, che si sono formati nel periodo coloniale. Da queste collezioni emergono relazioni e contatti, spesso non equi e violenti, che hanno connesso la società italiana con il continente africano.