Giappone, 1861
La xilografia, parte destra di un trittico realizzato da Utagawa Kunisada (di cui si legge la firma a destra, 豊国画 “Toyokuni ga”) nel 1861, è intitolata “La prima visita della piccola principessa a un santuario” (若君宮参之図 “Wakagimi miyamairi no zu”).
La scena, tratta da un episodio del Genji monogatari (源氏物語) di Murasaki Shikibu, rappresenta il ritorno a casa della giovane principessa figlia di Hikaru Genji, dopo la sua prima visita a un santuario, un rito tradizionale shintoista (miyamairi, 宮参り) simile al battesimo cristiano. La madre porta in braccio la bambina mentre esce da un elegante palanchino, e il principe Genji le attende guardandole con un sorriso orgoglioso. Le dame di compagnia sono pronte a dare il benvenuto alla principessa ritornata a palazzo accogliendola con delle lanterne accese. I personaggi indossano dei kimono sfarzosi propri del capodanno. Sulla destra si notano anche le tipiche decorazioni per l’anno nuovo, i kadomatsu, realizzate con il pino che, in quanto sempreverde, è un simbolo beneaugurale. In basso a destra si trova uno stemma araldico (mon) rappresentante una gru e una tartaruga dalla lunga coda (formata da residui di alghe incrostate), simbolo di longevità associata al capodanno e al matrimonio.
Il Genji monogatari (源氏物語, “Il racconto di Genji”) è un romanzo dell’XI secolo scritto dalla poetessa e scrittrice Murasaki Shikibu, all’epoca dama di corte dell’Imperatrice Shōshi. Definito dalla critica letteraria come il “primo romanzo moderno e psicologico”, l’opera tratta della vita amorosa del principe Genji – figlio illegittimo dell’Imperatore del Giappone nato dal legame con una concubina di basso rango –, alla costante ricerca di una figura materna persa quando era molto piccolo e alla costante tensione verso la “donna ideale”.